Gentile dottoressa da ormai 5mesi ho mal di pancia e di stomaco e gonfiore addominale.mi sono separata dal mio compagno a settembre scorso e i fastidi ad oggi non accennano a diminuire.ho assunto medicinali omeopatici per sgonfiare l‘addome ma non é servito a nulla.la tiroide é a posto e il gastroenterologo non mi ha trovato nulla.non ho celiachia nè virus allo stomaco.a volte ho giramenti di testa,sonnolenza e nausea.la ginecologa dice che non ho nulla.non riesco a tornare in forma.cosa dovrei fare?grazie per la sua attenzione
L’esperto risponde...
Cara Valeria, mi scrive che ha fatto qualsiasi indagine di tipo medico, e pare che tutti i medici le abbiano detto che da un punto di vista fisico è tutto a posto. Il malessere che lei sente potrebbe essere quindi una somatizzazione di un problema di tipo psicologico legato alla sua vicenda sentimentale. Significa che il suo corpo sta esprimendo attraverso il dolore quello che la sua mente non riesce a trasformare in un pensiero logico e di senso compiuto. Varrebbe la pena fare qualche incontro con uno psicoterapeuta che effettui una diagnosi per capire meglio se le cause possono essere proprio di tipo psicologico.
In bocca al lupo!
buonasera,sono mamma di una bimba di20mesi e tra qualche giorno dovro‘partire xlavoro per5giorni,finora non l‘ho mai lasciata e temo che.possa sentirsi abbandonata.come posso fare xalleviare la mia.mancanza?con mia madre e mio marito sta bene ovviamente ma non so se non vedendomi possa soffrire tanto.grazie
L’esperto risponde...
Cara Viviana, intanto la fatica più grande sarà la sua, più che quella della bimba, quindi se si metterà con animo sereno e se si mostrerà serena con la piccola, vivendo in modo non traumatico la separazione, sarà così anche per la sua bimba.
Tutti i giorni telefoni a casa e parli anche con la piccola, mostrando un tono di voce allegro e sereno e dicendo alla sua piccola che le vuole bene e che presto ritornerà a casa.
Vedrà che funzionerà, buona vita!
Gentile dottoressa, Le scrivo per un consiglio sui pianti di mio figlio (4 anni e mezzo) quando varca la soglia della scuola materna. Il distacco da me o da mio marito sembra ancora pesargli, poi tutta la giornata procede bene. La maestra ha tanta pazienza ma ora mi ha detto che bisogna essere pi๠fermi e cercare di non assecondare queste sue crisi per non trovarsi male in futuro, nella scuola primaria. Non sappiamo pi๠che fare, le abbiamo provate tutte (buone e cattive) e lui é un bambino molto intelligente, ascolta e capisce benissimo ciò che gli viene detto:mi sorge il dubbio che a volte giochi un pò d‘astuzia. E‘ possibile? Mi dia lumi, La prego!
L’esperto risponde...
Cara Silvia, può essere che il bambino giochi un po’ d’astuzia, ma l’obiettivo che vuole raggiungere è non separarsi da voi genitori. È giusto essere fermi nel lasciare il bambino alla materna, perché è il luogo in cui impara e socializza con i suoi pari e con altri adulti che non siano i genitori. Occorre però dare sicurezza al bimbo nel momento del distacco da voi, quindi la mattina prima di lasciarlo a scuola, ditegli: “adesso ti affido alla maestra, sono sicura che ti divertirai con i tuoi compagni. Alla fine della giornata la mamma (o il papà) verranno a riprenderti, ora ti saluto”. Dopo di che, lasciate il bimbo con la maestra, e anche se piange, andate via. Quando il bambino avrà la conferma che andrete sempre a prenderlo da scuola, si tranquillizzerà. Quando vi ritroverete, alla fine della giornata scolastica, non aspettatevi che sia lui a venire verso di voi e non pretendete un bacio, ma siate voi ad andargli incontro dicendogli: “la mamma ha voglia di darti un bacio”.
Provate così, e vedrete che andrà benissimo. Tanti auguri!
Buongiorno Dott.sa, sono la mamma di una bimba di quasi 5 anni che frequenta il secondo anno di materna e che tutt‘ora soffre molto il distacco da me/mio marito/la nonna quando la accompagnamo a scuola. Fin dal mattino manifesta il suo disagio vomitando (solo saliva,visto che non vuole fare colazione), cosa che non avviene nel fine settimana o durante le feste, quando é a casa. Nel il tragitto casa/scuola piange inconsolabile e lasciarla nella sua disperazione é davvero straziante. E‘una bambima molto responsabile e dalle chiaccherate fatte con lei per capire le cause del malessere dice di voler stare sempre con me e di temere di essere sgridata dalle maestre. Ho fiducia nelle educatrici e non dubito dei loro metodi. Ne ho la conferma quando vado a prendere mia figlia e la ritrovo spensierata e contenta. Come posso aiutarla?
L’esperto risponde...
Cara Silvia, racconti alla bimba una favola la sera: è la storia di una bambina che è molto felice la mattina di andare a scuola e di trovarsi a vivere avventure speciali con i suoi amici. La bambina della storia è molto felice durante il giorno, perché? Perché dentro al cuore ha una gioia grandissima data dal sapere che tutti i giorni, e non mancherà giorno, arriveranno i suoi genitori a prenderla e la riporteranno nella sua casa, e potrà giocare con i suoi genitori e con i suoi giochi e la felicità della bimba della storia aumenta ancora di più.
In sintesi, la storia serve alla bimba per aiutarla a costruire dentro di se una sicurezza, data dalla certezza dei suoi affetti e delle sue certezze.
Tanti auguri!
salve dott.ssa ho un bambibno di 14 mesi e da qualche tempo parlo anche di 4/5 mesi che non mi vuole, nel senso io lavoro e quando vado a prenderlo piange e si gira dall‘ altra parte, mentre quando arriva a casa suo papà solo nel sentire le chiavi di casa salta in aria e ride lo attende con ansia, come mai con me non lo fa non mi vuole!!!
L’esperto risponde...
Cara Chiara, il problema è che il bambino si sente abbandonato da lei e reagisce girandosi (tende ad ignorarla). È normale che il piccolo si senta così (vuol dire che lei ha creato un buon attaccamento) … ed è normale che lei debba andare a lavoro! Quando va a prenderlo lo saluti in modo affettuoso e caldo, gli dica che gli è mancato tanto e che non vedeva l’ora di rivederlo e passare del tempo con lui. Poi trascorra davvero tutto il tempo a fare cose con il bimbo. Non si aspetti che sia il piccolo a farle le feste e a sorriderle. Quando arriva a casa il papà accoglietelo insieme con gioia, perché il rischio è di andare in competizione come coppia.
Buona vita!
Gentile dottoressa, Sono mAmma di un bimbo di quasi 16 mesi che da un po‘ di tempo non fa altro che cercare la mia presenza continua.. Anche in casa mi cerca ovunque per le stanze, non vuole neanche la compagnia del padre ( che adora) e mi chiama continuamente come se fosse sperduto… Non posso neanche allontanarsi per andare in bagno un paio di minuti..viene alla porta chiusa in lacrime aspettandomi!! Questo accade soprattutto la sera e in particolare se c‘é altre persone con me.. Sono un po‘ in ansia.. Passerà questa fase? O sarà un eterno mammone incallito???
L’esperto risponde...
Cara Elena, le manifestazioni del suo bambino non sono il segnale che diventerà un mammone incallito!
Nel presente è però importante aiutare il bimbo a gestire la sua paura di abbandono. Anche se il bambino piange quando lei si sposta, non è necessario che lei accorra a consolarlo. Ma è invece necessaria la presenza di qualcuno (papà, nonna) che lo consoli e che non lo faccia sentire completamente solo e sperduto.
Inoltre può essere molto utile, nei momenti in cui si sposta dalle vicinanze del suo bambino, dargli un pupazzo che il bimbo ama e che lei designerà suo “sostituto” consolatore del bimbo nei momenti di sua assenza.
Buon lavoro!
Gentile dott.sa sono mamma di un bambino di 3 anni .dal 2 ottobre ha iniziato la scuola e a distanza di 4 settimane ancora ogni mattina si dispera e devo lasciarlo in lacrime,non fà merenda non vuole pranzare e sopratutto la sera quando gli preparo la culla per dormire inizia a dire sempre le stesse cose "ma domani devo andare a scuola,e tu resti fuori al cancello,subito mi vieni a prendere ecc ecc".Di notte si sveglia e parla semppre della scuola parla nel sonno .sono molto avvilita non so come comportarmi vi chiedo un consiglio.Grazie
L’esperto risponde...
Cara Imma, per prima cosa parli con le maestre per capire se durante le ore della scuola c’è qualcosa che turba il bimbo e le informi del disagio del piccolo per chiedere un aiuto anche da parte loro.
Da parte sua, potrebbe raccontare qualche storiella al bimbo, magari inventata da lei, che metta in luce la gioia di andare a scuola, conoscere nuovi bambini per giocare insieme, imparare a disegnare e a svolgere altre attività, che poi lei chiederà al bambino di mostrarle una volta a casa.
Lo invogli, comunicando lei stessa, il piacere della socializzazione, e la gioia di condividere le esperienze imparate fuori, una volta che si ritorna nella propria casa.
Auguri!
Carissima dottoressa ho una bambina di tre anni ha iniziato l‘asilo ma si rifiuta di mangiarci ,la mattina quando la lascio nn piange,la settimana prossima la vorrei lasciare tutto il giorno,come posso fare per sbloccarla? Qualsiasi cosa le chiedo nn mi risponde nn mi fa sentire niente di quello che impara . Nn so se darle punizioni o nn so cosa.mi può dare un consiglio?
L’esperto risponde...
Cara Filomena, chieda alla sua bambina cosa vorrebbe mangiare all’asilo e si metta d’accordo con le maestre per favorire il più possibile il momento del pasto.
Non serve chiedere alla bimba cosa ha fatto all’asilo, se non lo desidera. Bisogna rispettare i suoi tempi.
Quello che lei può fare è spiegare alla piccola che lei non vorrebbe mai lasciarla all’asilo, ma che deve andare al lavoro (o il motivo per cui ha deciso di farle frequentare l‘asilo). Che la penserà per tutto il tempo e che non vede l’ora di tornare a prenderla per stare tanto tempo insieme e abbracciarla forte.
Coraggio!
Gentile dottoressa, sono mamma di due bimbi di 5 e 4 anni (due maschietti). Sto valutando, da un pò, l‘idea di separarmi da mio marito, dopo tante sofferenze. Ho però molto timore all‘idea di dovermi separare da loro quando li toccherà fare le ferie con il papà. Il mio timore sta nel fatto che non mi fido dei miei suoceri (sono loro la causa dei nostri problemi di coppia),che hanno sempre cercato di accattivarsi i miei figli, gia da piccolissimi, mettedoli contro di me.Qualcuno mi ha suggerito di aspettare ancora qualche anno in modo tale che siano abbastaza grandi per capire, io invece credo che più crescano é peggio sia! Lei cosa mi consiglia di fare? C‘é un‘età giusta? Cari saluti Federica
L’esperto risponde...
Cara Federica, lasciare passare tempo non attutirà il dolore e la sofferenza dei suoi bambini e neanche la sua. I piccoli non soffrono il fatto di avere due genitori separati, ma soffrono a sapere che mamma e papà litigano, non stanno bene insieme, a prescindere dal fatto che il malessere sia sotto lo stesso tetto o altrove.
Non si focalizzi su una vacanza coi nonni, perchè per tutto il resto dell’anno i bimbi sono con lei. Sia spontanea coi bimbi, sincera, diretta e dica loro che le scelte che fa, nascono dall’amore per loro, anche se non sempre si rivelano le migliori, ma anche lei, è una persona umana e può sbagliare.
Vada avanti serena e auguri!
Gentile dottoressa, mio filgio di tre anni e mezzo piange tutte le mattine perché non vuole andare all‘asilo. Mi spiego meglio. E‘ contento dell‘asilo, delle maestre e dei compagni ma il distacco da me é una tragedia. Appena mette piede a scuola, piange disperatamente per poi calmarsi dopo qualche minuto. Ho un‘altra bimba di 8 mesi e non so se questo può essere il motivo del suo comportamento. Lui é consapevole del pianto e mi dice: mamma, quando arrivo all‘asilo piango solo un pò, poi mi calmo. Non ti preoccupare! Ogni mattina si lamenta e chiede se é festa oppure bisogna andare a scuola. A volte dice di avere la febbre o mal di pancia… Le maestre mi dicono che dopo la crisi di pianto gioca, lavora (anche molto bene) e si integra con i compagni. E‘ una situazione che non so come risolvere. Mi aiuti! Grazie.
L’esperto risponde...
Cara Sandra, il problema è il distacco tra lei e il suo bambino, poi il bimbo supera il distacco e gioca sereno con i compagni.
Dia al bimbo un oggetto da portare con se e gli dica: “Questa è una cosa che la mamma ha comprato pensando a te. La mamma te lo regala per portarlo all’asilo e quando sei triste perché devi andare all’asilo e ci dobbiamo separare, stringi questo oggetto e pensa che la mamma è con te e che ti penserà tutto il tempo. Alla fine della giornata quando la mamma verrà a prenderti ti darà un lungo abbraccio”.
Provi così e vedrà che andrà tutto bene. Auguri!