Il latte preferito dalle mamme

Barbara Paolinelli

Psicologa e Psicoterapeuta

Sono psicologa e psicoterapeuta, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Provincia di Trento, luogo in cui svolgo la libera professione. Sono lieta di rispondere a domande che riguardano la genitorialit? e altre problematiche di natura psicologica legate all’infanzia.

Per informazioni più precise sullo stato del bambino e sulle domande esposte su questo sito si prega di consultare uno specialista.

ada

Salve,sono la mamma di 3 bimbi Lorenzo 5 anni e mezzo Anna 4 anni ed Emanuele di 3 mesi,il problema e‘ questo,che la bimba di 4 anni,da quando ha iniziato il nido e poi la materna non parla mai a scuola mentre a casa si ,chiacchiera tanto ovviamente con noi in famiglia .Non so cosa fare x farla sbloccare un po‘ le dico ke deve parlare con le maestre con gli amichetti ma e‘ inutile… aspetto sue notizie x qualche consiglio la ringrazio tanto.

L’ESPERTO RISPONDE…

 Cara Ada,

da quanto mi scrive, Anna utilizza il linguaggio nell’ambito familiare, mentre non lo fa nei contesti sociali, quali la scuola materna. Anna presenta quello che gli esperti chiamano mutismo selettivo. I bimbi come Anna, presentano alcuni comportamenti come: girare la testa altrove, guardare a terra, nascondersi in un angolo, succhiarsi il dito, nascondersi in un angolo. Si comportano come se ignorassero l’altro, ma la causa del mutismo selettivo è la grande ansia e paura da parte dei bambini che ne soffrono.

− le suggerisco di non sollecitare Anna a parlare, cosa che può aumentare lo stato di ansia e di disagio nel quale si trova la bimba. L’obiettivo di voi genitori e delle maestre, non dovrebbe essere quello di far parlare Anna, ma consentirle di sentirsi rilassata e a suo agio: sorriderle, sederle vicino, parlarle dolcemente.

− inoltre voi genitori e le maestre, è bene che non mostriate eccessivo entusiasmo per qualunque verbalizzazione di Anna. Ad esempio se Anna parla con altri bambini, mai dire che “sentite” la sua voce perché si rischia di allontanare la bambina.

− Le consiglio di cercare di non fare stare mai sola la bimba: corsi di piscina, un altro sport, o altre attività che potrebbero piacere alla bimba, andare a casa dei vicini, parenti e amici per farla abituare il più possibile a stare con gli altri e a tranquillizzarla sul fatto che non succede niente di male a parlare! Invitare amichetti e altri bambini in casa, meglio se uno alla volta. In ogni caso, mai ri−chiedere ad Anna di parlare!

− le consiglio di evitare alcuni comportamenti che potrebbero rinforzare il problema di Anna, come PUNIRLA, perché aumenta l’ansia, CORROMPERE, cioè promettere cose se Anna parla, FORZARE la bimba a parlare, ACCENTUARE l’importanza di parlare.

− infine: se nonostante questi accorgimenti, vi rendete conto che Anna fatica tanto, potrebbe essere opportuno l’aiuto di uno psicologo infantile. Può telefonare presso l’Azienda Sanitaria della città in cui abita per richiedere un appuntamento (i tempi d’attesa sono in genere abbastanza lunghi) oppure trovarne uno nell’ambito privato. In questo secondo caso può chiedere al pediatra o ad altri genitori che per altre problematiche dei loro bambini vi si sono già rivolti. Con un po’ di impegno, vedrete che i risultati non tarderanno ad arrivare! Mi tenga informata.



Auguri di cuore!

 

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