Il latte preferito dalle mamme

Barbara Paolinelli

Psicologa e Psicoterapeuta

Sono psicologa e psicoterapeuta, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Provincia di Trento, luogo in cui svolgo la libera professione. Sono lieta di rispondere a domande che riguardano la genitorialit? e altre problematiche di natura psicologica legate all’infanzia.

Per informazioni più precise sullo stato del bambino e sulle domande esposte su questo sito si prega di consultare uno specialista.

enza

Buongiorno ho un bimbo di 22 giorni che ama il contatto pancia a pancia e credo sia normalissimo per la sua "età ", ma i vari parenti continuano ad assillarmi dicendomi che tenendolo spesso attaccato si vizia.Secondo me lui ha bisogno di questo contatto, si rilassa e dorme tranquillo. Devo pero‘ dar retta ai parenti o posso tenere il mio piccolo sulla mia pancia senza paura che dopo sarà  mamma/papà  dipendente?

L’ESPERTO RISPONDE…

Cara Enza, intanto congratulazioni per il lieto evento!

Vorrei rispondere alla sua domanda attraverso una premessa teorica: gli studi confermano che prima della nascita del neonato, è il corpo della mamma ad occuparsi anche del suo. Gli procura nutrimento e ossigeno, lo mantiene caldo e protetto, lo difende dal mondo esterno.

Alla nascita, il neonato separato dalla mamma, deve provvedere a se stesso: deve succhiare e inghiottire nutrimento e acqua, eliminare i rifiuti, deve respirare per ricevere l’ossigeno, deve far fronte agli stimoli che gli provengono dall’esterno: il caldo e il freddo, la luce e il buio, la fame e il senso di vuoto. Ci sono suoni, odori e sapori.

Il neonato non è in grado di concepire se stesso separato dal mondo esterno per cui deve essere trattato in modo tale che la sua nuova vita si differenzi il meno possibile dalla sua vita nel grembo materno. L’adulto, in particolare la mamma, è la sua estensione nel mondo ed è lì per aiutarlo a vivere ed essere felice.

È importante assecondare i ritmi del neonato e le sue necessità, in questa prima fase di vita, e non c’è niente di sbagliato quindi a favorire il contatto pancia a pancia, cosa, come lei stessa dice, normalissima. Il contatto pancia a pancia assunta da lei e il suo bambino non crea dipendenza, è la naturale conseguenza della posizione assunta dal bambino dentro la pancia!

Tenere il piccolo sulla sua pancia o cullarlo per farlo dormire, sono comportamenti di risposta ai bisogni di base del neonato e non creano dipendenza né si possono chiamare vizi, bensì hanno lo scopo di ingenerare nell’adulto delle risposte di cura e attenzione.

Il piccolo appena nato ha delle attese, che se vengono soddisfatte, lo rendono sicuro del fatto che c’è qualcuno sempre pronto per lui e che non sarà mai abbandonato.

Diventerà un adulto sicuro di se stesso e di chi lo circonda e non una persona incerta e dipendente dagli altri.

Ciascun bambino, come il suo, sente la spinta all’autonomia e in modo naturale si staccherà da lei quando arriverà il momento giusto!


Auguri di cuore!

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