Il latte preferito dalle mamme
Barbara Paolinelli
Sono psicologa e psicoterapeuta, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Provincia di Trento, luogo in cui svolgo la libera professione. Sono lieta di rispondere a domande che riguardano la genitorialit? e altre problematiche di natura psicologica legate all’infanzia.
Buonasera dottoressa, le scrivo perché vorrei chiedere una sua opinione;ho una nipotina di 5 anni compiuti a febbraio,che a settembre inizierà la prima elementare (la cosidetta primina) e ho notato che quando parla di un fatto accadutole in passato,anche solo la settimana precedente non sa distinguere il tempo e dice sempre "l‘altro scorso".. Ammettendo anche che sia normale che una bambina di quell‘età non sappia effettivamente distinguere l‘anno scorso dal mese scorso da ieri etc etc ho notato che nessuno in famiglia la corregge e le insegna la terminologia corretta,fanno solo una risatina e non le dicono altro.Io quando capita cerco di spiegarle la differenza,ma la vedo poche volte quindi il mio intervento é nullo.Inoltre ho notato che fatica a pronunciare alcuni fonemi,e alcuni termini corretti della lingua italiana non li capisce,la bambina si é trasferita da poco al nord dalla Puglia,probabilmente a casa si parlava sempre il dialetto,quindi immagino che sia per questo motivo.Ora vengo al dunque,crede che sia normale tutto ciò per una bambina di 5 anni che a settembre dovrà vedersela con bambini di 6 anni,oppure sono io che,come dice mio marito,faccio la "professoressa di italiano??" La mia preoccupazione é che possa trovare difficoltà ad inserirsi a scuola e perda la fiducia in sé stessa,perché é molto intelligente e questo mi dispiacerebbe.. vorrei anche far notare questa cosa alla madre,ma ho paura di dover "discutere" dal momento che é un pò suscettibile,e giustifica sempre la figlia perché "é piccola". Grazie Silvia
Cara Silvia, la bimba imparerà a scuola se è incuriosita e se troverà insegnanti che guidano con entusiasmo agli apprendimenti. Certo che se un bimbo, in termini generali, ha dei genitori e degli adulti intorno a lui che forniscono stimoli (in questo caso verbali e lessicali) non può che essere agevolato.
Credo che ciascuno nasca in una famiglia diversa e che ciascun genitore insegni quello che può e che è capace di fare. È anche vero che oltre i genitori esistono gli zii, i nonni, ecc… che possono aver notevole influenza sui piccoli. Nel suo caso, Silvia, la sua presenza sarà preziosa, perché fornirà alla bimba un buon modellamento. Il suo contributo sarà molto più importante dei discorsi che potrebbe fare alla mamma e al papà della bimba.
La bambina ricorderà per sempre le cose che lei le avrà insegnato anche sporadicamente e sotto forma di gioco, pur senza sostituirsi ai genitori, ma dando il suo contributo di zia.